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domenica 5 ottobre 2014

Sardinia International Music Festival 2014

Salve a tutti.
Prima di tutto mi scuso se non mi sono fatto sentire per un po', ma la mia partecipazione al Sardinia International Music Festival, al quale avevo accennato nel precedente post, e poi l'inizio della scuola, hanno completamente stravolto il mio concetto di tempo libero. Ma finalmente, oggi, sono pronto a raccontare al mondo la grandissima esperienza che è stata il Sardinia International Music Festival, di cui parlerò in questo post.
Il master si è svolto nella splendida cornice del centro di Alghero (SS, per chi non lo sapesse). Le lezioni si sono svolte nella scuola media dell'Istituto comprensivo n°1 Grazia Deledda, che con le sue molte aule si è prestata molto bene ad ospitare molti (spesso) studiosi allievi e grandiosi insegnanti, provenienti da Italia, Francia e USA. I docenti del corso di violino sono stati Marie-Françoise Pallot e Federico Agostini, grande musicista italiano di fama internazionale. Mia sorella, che suona il violino e ha partecipato al corso,  è rimasta molto colpita, in particolare, dall'entusiasmo della professoressa Pallot, straordinaria violinista francese che ha studiato con Igor Oistrakh, Salvatore Accardo e Franco Gulli. Come docenti di viola e violoncello sono stati presenti rispettivamente Fabrizio Merlini e Luca Simoncini, allievi a loro volta (e sempre rispettivamente) dei grandi maestri e quartettisti Piero Farulli e Franco Rossi. La docente di pianoforte è stata invece Giuliana Gulli, che purtroppo è stata presente solo gli ultimi giorni (a causa di una serie di imprevisti che ha compreso il fatto che io fossi uno degli unici due allievi di pianoforte del corso). C'è un motivo preciso perché io dico "purtroppo". A mio parere, infatti, questa insegnante è davvero straordinaria.
Giuliana Gulli al lavoro con me che mi tocco il brufolo :-)
Ho definito il suo metodo di insegnamento come un manuale, trattante un argomento su cui molti esprimono pareri differenti, che possa essere consultato con sicurezza, in quanto esprime idee inconfutabili. Nelle sue lezioni ho praticamente imparato a leggere lo spartito. Tutto lo spartito. Ogni piccolo acccento o diminuendo. E vi assicuro che, dopo una sola lezione, senza applicare alcuna interpretazione personale, i miei pezzi sono completamente cambiati, avvicinandosi alla versione che, molto probabilmente, l'autore stesso avrebbe voluto sentir suonare.
La disciplina nella quale ho impegnato la maggior parte del mio tempo ad Alghero è stata però musica da camera, insegnata dal maestro Gabriele Gorog, grandioso pianista veneziano da tempo residente in Francia. In questo video, esegue le Danze Rumene di Béla Bartòk.

Se con la professoressa Gulli ho imparato a leggere lo spartito, il professor Gorog mi ha insegnato il ritmo e la polifonia. Pur avendo dovuto studiare parecchi brani in pochi giorni, per me è stata un'esperienza straordinaria fare musica da camera insieme a tanti violinisti, violisti e violoncellisti, anche perché i pezzi che ho eseguito non erano proprio delle brutture. Ma di sicuro, senza Gabriele Gorog nulla sarebbe stato possibile o, al limite, tutto sarebbe stato diverso. Oltre al grande entusiasmo del maestro, che a due settimane dalla fine del corso viene ancora ricordato da altri allievi oltre me, e al suo animo insieme esigente spiritoso e paterno, è stato fndamentale che tutti gli allievi si siano riatrovati nella stanza della musica da camera, dai più bravi ai meno, perché ciò ha permesso di conoscersi e fare amicizia, e ha cambiato completamente l'ambiente del master (in meglio, si intende).

Un momento tratto da una delle lezioni di musica da camera 
 Inoltre, egli è stato in grado, nel momento del bisogno (e precisamente la sera del 6 Settembre), di organizzare il programma del concerto che si sarebbe svolto la sera stessa, programma al quale nessuno sembrava doversi interessare. In altre parole, senza di lui, il concerto sarebbe tardato di un'ora abbondante. Ed infine, fatto da non dimenticare, ha accompagnato al pianoforte i quattro ragazzi che, sempre il 6 Settembre, hanno esguito il primo movimento del Quintetto op. 44 di Schumann, e ha preso parte al concerto finale dei maestri, durante il quale, insieme al Sestetto di Brahms, è stato eseguito il Quintetto di Schumann per intero. Certamente non va trascurato neanche il grande lavoro del M° accompagnatrice Kseniia Nikitina, che si è occupata di accompagnare tutti gli allievi di strumento ad arco che eseguivano brani che bisognavano dell'appoggio del pianoforte.
Ho parlato del concerto del 6 Settembre e di quello dell'8 (concerto dei docenti). Ma non son stati gli unici. Infatti, particolare rilevanza ha avuto il concerto del 3 Settembre: cinque giovanissimi solisti si sono esibiti nell'esecuzione di alcuni brani (di Vivaldi, Haydn e Torelli) con l'accompagnamento dell'orchestra formata dagli allievi partecipanti al corso e da un'ospite molto speciale: Lyda Chen Argerich, eccellente violista, cara amica di Marie Françoise Pallot.
Durante il concerto sono anche stati eseguiti per intero il Concerto per due viole di E. Sardelli, che l'ha composto pochi anni fa sullo stile vivaldiano, e il Doppio concerto di Bach. Davvero uno spettacolo.

Dopo il concerto del 3 Settembre. Nella foto centrale, (da sinistra) Lyda Chen Argerich, Marie Françoise Pallot e il M° Guglielmo De Stasio, organizzatore del Festival

L'ultimo giorno, infine, sono state consegnate le borse di studio dal Rotary Club Sassari, primo club culturale su granda scala nato in Sardegna. Dalle mani del presidente del Club, cinque persone hanno ricevuto una busta: Florian Blot (violino), Giulia Ceroni (viola), Marco Venturini (violoncello), Eléna Ortu (pianoforte) ex aequo con... me (sempre pianoforte)!

Foto di gruppo

E direi che per ora è tutto. Per altre foto sul festival, potete visitare la pagina Facebook del Festival. Ciao a tutti!

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