Ciao a tutti, in questi due giorni non mi sono fatto sentire per via dell'inizio delle Vacanze Musicali di Badesi, a cui io e mia sorella stiamo partecipando e che, di conseguenza, ci tengono impegnati a tempo (quasi) pieno.
Questo post sarà dedicato all'esibizione di Paolo Fresu e del violoncellista brasiliano Jaques Morelenbaum fuori dalla chiesetta campestre di S. Michele, situata intorno a Berchidda. Il concerto, tradizione di ferragosto del festival Time in Jazz, si è tenuto come sempre all'aperto, a mezzogiorno, in un bosco di sughere e macchia mediterranea. La gente riempiva ogni spazio, non solo i tavoli allestiti lì intorno, ma anche le rocce e gli alberi. Tutti accorsi lì per ascoltare il famoso trombettista sardo, che ormai da 26 anni organizza il festival Time in Jazz, eseguire bellissime melodie brasiliane. Dopo le ultime edizioni, dedicate ai quattro elementi - aria, acqua, terra e fuoco - quest'anno il tema conduttore del festival è stato il misterioso quinto elemento, che per gli antichi era l'etere, la materia celeste.
E se l'anno scorso per accompagnare gli ultimi brani è salito sul palco Trilok Gurtu, il grande percussionista indiano, quest'anno l'ospite era la cantante Paula Morelenbaum, che ha cantato alcuni standard brasiliani con l'accompagnamento del marito Jaques e di Paolo Fresu. E' stata un'esperienza bellissima, che quasi sicuramente ripeterò anche l'anno prossimo ma... c'è stata in più una sorpresa inaspettata: in mezzo alla strada, sfinito dal caldo, c'era un gattino intontito: un vero gatto tipico berchiddese. Io e la mia famiglia lo abbiamo preso su e adesso è ospite delle Vacanze Musicali di Badesi nel nostro appartamento. L'abbiamo chiamato Béla come il compositore ungherese.
Buonanotte a tutti!